Pioggia di e-mail per lo stop al Palio
CORRIERE ADRIATICO DEL 25 AGOSTO 2008
FERMO - Una pioggia di e-mail. La posta elettronica dei giornali quotidiani locali e degli amministratori del Comune di Fermo è stata letteralmente tempestata, da ieri mattina, da lettere, petizioni e chi più ne ha più ne metta, provenienti da indirizzi diversi, i più disparati. Ma tutte aventi un unico oggetto: la richiesta - quasi preghiera - rivolta al sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio, di non ripetere più il Palio dell’Assunta. Il perché è presto detto: non si può sacrificare un cavallo - come è anche accaduto quest’anno - sull’altare di uno spettacolo che i più definiscono deludente, triste e che nulla ha a che fare con la tradizione.
“Dato che - si legge nella petizione sottoscritta da moltissime persone nel solo pomeriggio di ieri - anche quest'anno, come ogni anno, in occasione del Ferrragosto è stato organizzato il Palio dell'Assunta e anche quest'anno, come ormai troppo spesso accade, si è dovuti passare per il sacrificio della vita di un cavallo. Dato che la morte dei cavalli nei palii, o durante la gara o durante gli allenamenti, avviene praticamente sempre, non e' una disgrazia ma una certezza a priori. Dato che non esistono regolamenti o accorgimenti che possano modificare questo stato di cose (e non riteniamo comunque che sarebbero fatti rispettare) chiediamo al comune di Fermo di impegnarsi al fine di porre fine ad una “manifestazione” che non offre nè spettacolo nè divertimento. Fermo e i suoi abitanti possiedono infinite risorse e sapranno certo trovare un punto di aggregazione alternativo, magari proprio ripartendo da una Rievocazione Storica che sia più legata alla tradizione e alla storia del Fermano. Un gesto del genere non può far altro che conferire prestigio al Comune. Scegliendo di porre fine ad una manifestazione che non tiene conto della vita degli animali e che si fa complice e artefice di veri e propri maltrattamenti, Fermo e la sua amministrazione dimostrerebbero una maturità e una sensibilità che altri Comuni più grandi e influenti sono ben lontani dal possedere”. Una petizione che suona come un invito, una preghiera.
“Scrivo - si legge in un’altra mail - per esprimere il mio totale dissenso verso l'organizzazione del palio. Tutti i palii, compreso questo, sono dannosi per i cavalli costretti a parteciparvi: ogni anno si verificano incidenti, o durante la gara o durante le prove che causano il ferimento grave e spesso la morte dei cavalli. Spesso si usa come scusa il fatto che il palio è una tradizione che risale al Medioevo. Grazie tante, anche i roghi delle streghe, le torture e le prevaricazioni di ogni genere sui più deboli, che oggi ci fanno inorridire, risalgono al medioevo, quindi non è proprio una garanzia in positivo, questa...”.
il nostro commento: siamo contenti che il popolo del web abbia fatto sentire la propria voce, l'unione fa la forza.....
ringraziamo anche l'Associazione Arca Animali onlus per aver lanciato l'iniziativa.
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