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lunedì 6 aprile 2009

SI AI RICHIAMI VIVI PER LA CACCIA

http://www.diariodelweb.it/Articolo/Italia/?d=20080801&id=39381
DIARIO DEL WEB 1 AGOSTO 2008
Ripristino utilizzo dei richiami vivi nelle cacce tradizionali
Sottosegretario Francesca Martini firma Ordinanza

Il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha firmato oggi l'Ordinanza che ripristina la possibilità di utilizzo dei richiami vivi nell'ambito delle cacce tradizionali alle specie migratorie, in particolare alle specie acquatiche. Il ripristino dell'uso dei richiami vivi è motivato dal fatto che oggi il rischio della diffusione dell'influenza aviaria, che ne aveva determinato il divieto di utilizzo, è ritenuto irrilevante.Il patrimonio di tradizione venatoria è ricco in tutta l'Italia e in particolare lungo il bacino del Po e in tutta la pianura padana fino al Delta e nelle zone vallive distribuite sui fiumi che ne caratterizzano il bacino idrografico.
Basti pensare per esempio al Ticino, all'Adda, al Mincio, al Po, all'Adige.Il Sottosegretario Martini ha dichiarato: «Ritengo molto importante per il mondo venatorio la firma di un'ordinanza che va proprio nella direzione della tutela di tradizioni che hanno fatto
parte dell'identità della nostra terra. Chiaramente la firma di questo provvedimento avviene in un momento in cui sono venute praticamente a decadere le motivazioni per le quali era stato precedentemente vietato l'uso dei richiami vivi».
http://www.ministerosalute.it/dettaglio/dettaglioNews.jsp?id=1049

STRILLI.IT 3 AGOSTO 2008
Arci caccia: regioni appichino ordinanza su richiami vivi

L'Arci Caccia esprime la propria soddisfazionper l'ordinanza, firmata del Sottosegretario alla salute Francesca Martini, che riammette l'utilizzo dei richiami vivi per la caccia alla fauna acquatica. "Le nuove norme, per le quali il lavoro preparatorio e' stato avviato da alcuni mesi -si legge in una nota della presidenza nazionale dell'Arci Caccia- sono il frutto delle nuove disposizioni dell'Unione Europa e di una situazione di rischio ritenuta 'irrilevante' per la diffusione dell'influenza aviaria. In questa direzione e' da giudicare prezioso ed importante il
lavoro svolto dagli Enti di ricerca quali l'Istituto Zooprofilattico delle Tre Venezie e l'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica".
"L'Arcicaccia ha fortemente lavorato per ottenere questo risultato, a partire dalla precedente legislatura, subito dopo l'approvazione della facolta' di deroga da parte della Commissione Europea. Sull'emergenza aviaria abbiamo sempre mantenuto un approccio rispettoso e serio
soprattutto nei mesi scorsi quando i possibili pericoli di contagio erano maggiori, ma adesso il divieto risultava ingiustificato a fronte della mutata situazione europea di distribuzione del virus. Adesso la nostra associazione - conclude l'Arci Caccia - continuera' a sviluppare il massimo impegno, anche attraverso formali sollecitazioni alle parti interessate, affinche' le Regioni inizino celermente a lavorare per dare concreta attuazione alle nuove norme prima della prossima stagione venatoria". (Adn)

IL CACCIATORE 1 AGOSTO 2008
La firma sull'ordinanza che consente l'applicazione della deroga prevista
dalla Decisione 2006/574/CE del 18 agosto 2006 pone finalmente fine ad
una lunga sofferenza per i cacciatori di acquatici.

Finalmente! Le campane dei cacciatori di acquatici risuonino a festa. Erano anni che lo auspicavamo, erano 2 mesi che lo attendevamo con trepidazione e la lunga attesa stava tramutandosi in delusione in quanto, dopo la Task Force del 20 maggio si pensava che fosse questione di giorni la firma dell'Ordinanza che consentisse l'uso dei richiami vivi in base alla
deroga concessa dall'UE.D'accordo, ci saranno sempre gli scontenti che affermeranno e si lamenteranno che bisognava concludere prima e che in molte regioni l'apertura coi richiami vivi è ormai compromessa.
Pensiamo invece a quelle regioni che in tempi rapidi consentiranno ai cacciatori di sentire la prima alba con le "ragnate" delle anatre vive almeno già dal 21 settembre, auspicando che tutte le altre in tempi rapidi lo consentiranno almeno dalla metà di ottobre.Per noi dell'ACMA,
dopo anni di battaglie, delusioni, sofferenze, arrabbiature, contrasti, entusiasmi, nottate passate in bianco ad elaborare o a tradurre documenti siamo troppo felici per trovare il pelo nell'uovo o quel pizzico di amarezza nel pensare che potevamo già essere in grado di fare le nostre pratiche burocratiche per metterci in regola per usare i nostri beneamati richiami.Ora è il momento della gioia, non quello della polemica, della recriminazione, della lamentela ad ogni costo.
Un ringraziamento sentito ai tecnici del Ministero che hanno lavorato a lungo e che si sono sempre resi disponibili al dialogo.
Un ringraziamento alla Sottosegretaria Martini che per conto del Ministro Sacconi ha siglato la conclusione di un lungo lavoro e l'avvio di una nuova epoca per la caccia gli acquatici.
Un affettuoso ringraziamento a chi ci è stato vicino ed incoraggiato a proseguire nel lavoro in questi anni.
Un caloroso in bocca al lupo a TUTTI i cacciatori di acquatici: che la prima alba, che la prima cantata dei vostri richiami vi faccia riscoprire il quasi dimenticato tuffo al cuore di un branco di uccelli avvistato in questo contorno di poesia.Un bel regalo di compleanno per il Presidente dell'ACMA!
http://www.federcaccia.org/news_show.php?idn=480

LA PADANIA 1 DICEMBRE 2008
LA PADANIA 30/11 - CACCIA, PERCHÈ STIAMO CON LE "DOPPIETTE"
ANDREA ACCORSI

On. Bricolo, cos'è la caccia per la Lega Nord?
«La Lega ha sempre considerato la caccia come un mondo di tradizioni che ci sono state tramandate nei secoli dai nostri padri, e che da questo punto di vista ci siamo sempre impegnati a tutelare. Oggi dobbiamo coniugare la possibilità di andare a caccia e di continuare queste tradizioni con quella di trasmetterle alle nuove generazioni in modo compatibile con il rispetto dell'ambiente e della fauna selvatica. Un atteggiamento che deve confrontarsi anche con gli scempi dovuti a una cementifìcazione sregolata che ha colpito molte valli e province della nostra Padania».
Quindi cacciare è un modo di rispettare la natura?
«I veri cacciatori amano la caccia ma, al di là delle strumentalizzazioni, amano anche la natura, vogliono rispettarla e tengono tantissimo al suo rispetto».
Quali sono i model li cui si ispira la politica venatoria della Lega?
«Ormai, grazie anche agli studi scientifici del settore, molti Paesi all'avanguardia dal punto di
vista della organizzazione della caccia sul proprio territorio - come la Gran Bretagna, l'Austria, la Germania e la Francia solo per restare in Europa - hanno dimostrato come sia possibile far convivere i cacciatori con il rispetto della fauna e l'incremento della fauna stessa, attraverso politiche venatorie mirate e soprattutto attraverso la collaborazione con gli agricoltori. In quei Paesi la caccia non è demonizzata come nel nostro Paese, ma è considerata ancora una nobile
arte».
Quali sono le peculiarità del nostro territorio rispetto a quei Paesi?
«Il bello del nostro Paese è che ogni regione, ma in certi casi addirittura ogni provincia vanta tradizioni venatorie diverse dalle altre. La Padania è una delle zone più interessanti dal punto di vista faunistico, perché ha una diversità di ambienti naturali che va dalla montagna fino alle zone vallive e alla pianura, come in Veneto. Per questi motivi, è importante che la caccia sia gestita direttamente dal territorio e dunque dagli enti locali anziché dallo Stato centrale».
Qual è l'obiettivo della Lega?
«Far capire a tutti, cacciatori, rappresentanti delle associazioni venatorie, mondo agricolo, finora troppo divisi per interessi specifici e particolari, l'importanza di avere una visione comune in grado di tutelare gli interessi del mondo della caccia. Che poi, soprattutto nelle regioni del Nord, è fonte di ricadute economiche molto importanti. La stragrande maggioranza delle aziende che producono armi sono in provincia di Brescia, ma non solo:
il volano economico collegato alla caccia comprende oltre alla produzione di armi anche l'abbigliamento, l'allevamento di animali selvatici per il ripopola mento dei territori, l'allevamento di molte razze di cani da caccia - settore che ci vede primi in Europa. Si tratta di settori molto importanti, che occupano migliaia di lavoratori nelle aziende del Nord».
Che cosa ha già fatto il Governo per venire incontro alle esigenze dei cacciatori?
«Bene ha fatto il ministro dell'Agricoltura Zaia a far capire la grande attenzione che vorrà dare
al settore nel suo mandato, e di questo gli ambienti venatori già gliene stanno dando atto. Mentre il sotto segretario Martini ha reintrodotto la possibilità di usare richiami vivi per la
caccia agli anatridi, cosa che era stata vietata dopo la crisi dell'aviaria».

2 RIGHE 1 APRILE 2009
Appello al Presidente del Consiglio: Fermi 'Caccia Selvaggia'!

Desidero invitarvi a sottoscrivere l'appello che la nostra associazione rivolge al Capo del Governo affinché richiami i parlamentari di maggioranza a prestare attenzione al pericolo di uno stravolgimento devastante della legge sulla caccia.
Potete aderire all'appello "online":http://www.lipu.it/tu_petizione_cacciaselvaggia.htm
E' importante ed urgente che l'appello abbia la massima circolazione possibile.
Ognuno faccia il massimo che può fare!
Disegno di legge Orsi: una guida per capirlo e contrastarlo
La proposta circola da tempo in forme diverse: questo ingenera confusione, porta a commentare versioni vecchie e quindi a perdere di credibilità. TutelaFauna ha cosi’ prodotto un “ABC al disegno di legge Orsi” che fa riferimento al testo ufficiale e sintetizza, spiegandoli, i principali punti peggiorativi della proposta (24/03/09).
Un vecchio slogan diceva “Conoscerli meglio, per combatterli meglio” e certamente il disegno di legge del Senatore Franco Orsi, della CdL, merita di essere combattuto con tutte le forze.
Frutto della sintesi di diverse proposte di legge, degli interessi particolari di una piccola categoria di sparatori, il disegno si è evoluto nel tempo mantenendo comunque la propria fondamentale caratteristica di essere un inaccettabile assalto, doppietta in mano, al patrimonio faunistico italiano.
Per poterlo criticare a ragion veduta è necessario sgombrare il campo dalle vecchie versioni non più valide ed eliminare eccessi emotivi che non giovano al confronto. Ce ne è abbastanza in questo disegno di legge senza dovergli attribuire proposte che non contiene più e che permettono a Orsi di minacciare querele e denunciare l’infondatezza delle critiche e l'’incompetenza della controparte.
È anche necessario andare oltre le proposte più appariscenti e pubblicamente criticate – come quella della caccia a 16 anni – che rischiano di concentrare su di sé troppa attenzione per essere poi fatte cadere come gesto di “buona volontà”, facendo passare tutto il resto.
Invitiamo tutti a fare riferimento al testo ufficiale del disegno di legge, disponibile a questo link, e a utilizzare liberamente questo documento allo scopo di risvegliare l’'attenzione su
questo provvedimento ammazza fauna. Una mobilitazione generale è quanto mai necessaria per respingere questo dannosissimo assalto degli ultimi cacciatori, una categoria marginale e disperata che sembra voler chiudere col botto la propria parabola discendente.
La proposta è del relatore in Commissione al Senato, senatore Franco Orsi, che giudico
devastante per il patrimonio faunistico nazionale ed europeo ed è iniziato l'iter parlamentare decreto di legge contraria alla direttive EU sulla conservazione della fauna e dell'ambiente che prevede, per citarne alcuni:
Sparisce l'’interesse della comunità nazionale e internazionale per la tutela della fauna.
L’'Italia ha un patrimonio indisponibile, che è quello degli animali selvatici, della cui tutela
non sarebbe più compartecipe
Scompare la definizione di specie particolarmente protette.
Animali come il Lupo, l’'Orso, le aquile, i fenicotteri, i cigni, le cicogne e tanti altri, in Italia non godranno più delle particolari protezioni previste dalla normativa comunitaria e internazionale.
Si apre la caccia a molte specie lungo le rotte di migrazione.
Un fatto che arrecherà grande disturbo e incentiverà il bracconaggio, in aree molto importanti per il delicatissimo viaggio e la sosta degli uccelli migratori, come i valichi montani.
Totale liberalizzazione dei richiami vivi!
I richiami vivi sono uccelli tenuti “prigionieri” in piccolissime gabbie per attirarne altri. Già
oggi questa pratica è consentita, seppure con limitazioni. Ma il senatore Orsi vuole liberalizzarla totalmente.
Sarà possibile detenerne e utilizzarne un numero illimitato.
Spariranno gli anelli di riconoscimento per i richiami vivi. Sarà sufficiente un certificato
(con possibilità illimitate di falsi e riciclaggi) . Uno per tutti.
Tutte le specie di uccelli, cacciabili o non cacciabili, potranno essere usate come richiami vivi. Anche le peppole, i fringuelli, pettirossi, passeri e altri ancora.
700 mila potenziali imbalsamatori: i cacciatori diventeranno automaticamente tassidermisti, senza dover rispettare alcuna procedura. Animali uccisi e imbalsamati senza regole.
Mortificata la ricerca scientifica
L'’Autorità scientifica di riferimento per lo Stato (l'’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, oggi ISPRA) rischia di essere completamente sostituta da istituti regionali.
Gli istituti regionali rilasceranno pareri su materie di rilevanza nazionale e comunitaria.
Potenziale impossibilità di effettuare studi, ricerche e individuazione di standard uniformi sul
territorio nazionale.
Si apre la caccia nei parchi a specie non cacciabili.
Un ’incredibile formulazione del testo, il senatore Orsi rende possibile la caccia in deroga (cioè la caccia alle specie non cacciabili) addirittura nei Parchi e nelle altre aree protette.
Saranno punite le regioni che proteggono oltre il 30% del territorio regionale.
Norma offensiva. Chi protegge "troppa" natura sarà punito. Creare parchi dove i cittadini e gli animali possono vivere e muoversi sereni non è un delitto.
Licenza di caccia possibile a 16 anni.
Invece che educare i ragazzi al rispetto della natura.
Liberalizzato lo sterminio di lupi, orsi, cervi, cani e gatti vaganti eccetera!
Un articolo incredibile, che dà a i sindaci poteri di autorizzare interventi di abbattimenti ed eradicazione degli animali, in barba alle più elementari norme europee. Basterà che un singolo animale “dia fastidio”.
Leggi regionali per cacciare specie non cacciabili.
Abbiamo quattro procedure di infrazione dell’Unione europea, due sentenze della Corte
Costituzionale. Il senatore Orsi darà la possibilità di continuare a cacciare specie non cacciabili, e di farlo con leggi regionali. E le multe per le ripetute infrazioni europee le paghiamo noi cittadini.
Caccia con neve e ghiaccio.
Si potrà cacciare anche in presenza di neve, o acque con superfici ghiacciate , cioè in momenti di grandi difficoltà per gli animali a reperire cibo, rifugio, riparo.
Ritorno all’'utilizzo degli uccelli come zimbelli!
Le civette legate per zampe e ali e utilizzate come esca.
Ridotta la vigilanza venatoria.
Le guardie ecologiche e zoofile non potranno più svolgere vigilanza in Italia Paese con il tasso di bracconaggio tra i più alti d’Europa.
Cancellato l’'Ente Nazionale Protezione Animali dal Comitato tecnico nazionale.
Le associazioni ambientaliste presenti nel Comitato sulla 157 saranno ridotte da quattro a tre.
http://www.ziopapes.it/picchio_verde/picchio.htm

COMMENTI
da Giorgia da Civitanova Marche (MC):
E si, il diritto alla vita viene purtroppo miliardi di volte dimenticato. La legge scritta non è apposta su ridicole pagine che pretendono di apparire come "parola di Dio" da chiunque vede, giorno dopo giorno, ora dopo ora, la violazione continua al proprio diritto di esistenza. Gli animali non hanno parola, gli umani deboli non vengono ascoltati, gli orecchi dei ministeri, degli onerevoli, dei deputati e dei magistrati volgono piacevolmente la loro attenzione a quanti interagiscono con i detentori di supremazie materiali. Ben poco di umano vi è nelle loro decisioni, nei loro emendamenti, nelle proprie ordinanze: le file dei cacciatori, degli
armieri, delle fabbriche della morte sono ben fornite e a volte le loro voci tuonano così forte che riescono facilmente a coprire il cinguettio di un essere alato nato per vivere libero ed imprigionato per togliere la vita ad altri suoi simili.
Che ci regalino pure qualche confettino dorato facendoci credere che la legge è dalla parte degli animali, non ha importanza, chi crede veramente continua la sua battaglia e la coscienza di coloro che tra un sorriso e l'altro nascondono mitra e pallottole si tinge sempre più di nero. Noi continuiamo a credere nella nostra favola e a porgere quel piccolo alito di vita contro il fuoco della morte. Ce ne da esempio quel piccolo essere alato:
E’' solo una favola ?
Durante un incendio nella foresta, mentre tutti gli animali fuggivano, un colibrì volava in senso contrario con una goccia d'’acqua nel becco.
“Cosa credi di fare !” Gli chiese il leone.
“Vado a spegnere l’incendio !” Rispose il piccolo volatile.
“Con una goccia d’'acqua ?”
Disse il leone con un sogghigno di irrisione.
Ed il colibrì, proseguendo il volo, rispose: “ Io faccio la mia parte !”
Giorgia, Civitanova M.

da Enrica da Cremona:
Il mondo politico non è mai dalla parte degli animali. Spesso non è nemmo dalla parte degli uomini, a meno che che non ci siano interessi che possano portare vantaggi.
Forse a qualcuno è sfuggito questo "evento": un'ordinanza firmata dall'Onorevole Martini nell'agosto 2008 dove si dava il permesso di usare nuovamente i richiami vivi nella caccia.
Vi riportiamo le info apparse in quel periodo. Un fringuello dunque non ha lo stesso diritto
alla vita di un cane o di un gatto? Sapete come trascorrono l'esistenza questi piccoli e fragili volatili? Sono rinchiusi in gabbie piccolissime e attirano con il loro canto i compagni liberi verso una trappola mortale.
Un' indicenza visto che si costringono degli esseri senzienti a patimenti e sofferenze che neppure immaginiamo.
Un vero animalista dovrebbe combattere ogni tipo di violenza sugli altri viventi, non deve mangiare carne, non deve vestire con pelli, non deve appoggiare la caccia e le tradizioni in cui vengono sacrificati qualsiasi tipo di animali. Altrimenti non è un animalista, ma semplicemente qualcuno che prova empatia verso alcuno forme di vita.
Scendere a compromessi, seguire il detto "un colpo al cerchio e un altro alla botte" formando categorie di creature di serie A e serie B su cui scegliere, è interesse. E la politica, lo sappiamo benissimo, abbraccia anche questo settore.Varrebbe la pensa una riflessione in tal senso, almeno da parte del mondo così detto "animalista".........
Enrica

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