Victor Show. Dal presunto maltrattamento animale
al reale “maltrattamento di persone”...
07-08-2009
Ad opera della Forestale!... A fine maggio a Montecatini, al Victor Show erano già stati sequestrati circa 100 animali. L’operazione, condotta dagli Agenti del NIRDA del Corpo Forestale dello Stato, sembrerebbe scaturita da denunce da parte della LAV riferite a presunte violazioni della normativa sul benessere degli animali, così come sollecitato dalla LAV, sembrerebbe stato anche l’intervento a marzo di Striscia la notizia. Sembra che il Comune, interpellato al proposito, avesse parlato di «regolare autorizzazione con la finalità di esposizione faunistica, rilasciata dopo una seduta della commissione di vigilanza, alla quale ha preso parte anche un veterinario» ma, non ostante ciò, dopo 12 ore di controlli e verifiche a livello igienico-sanitario, era scattato il sequestro così, dal 28 maggio il circo è chiuso e impossibilitato a spostarsi dal parcheggio e il titolare Vittorio Calvaruso è stato nominato custode giudiziale degli animali. Dopo un primo atto di dissequestro di una parte degli animali da parte del magistrato del tribunale di Pistoia, a seguito di un ricorso presentato dai titolari, anche Michela Cupini, comandante della polizia municipale, avrebbe dichiarato: “Mi auguro che visto il caldo e la possibilità che gli animali nelle gabbie soffrano, ci sia un dissequestro in tempi rapidi.” Così non è avvenuto, anzi, racconta Leonardo Brunetti, Medico Veterinario che da circa due mesi ha in cura gli animali, il 4 agosto la Forestale è andata nuovamente per portare via gli animali per i quali, nel frattempo, sembrerebbe sia stato cambiato il custode ma per i quali non si conoscono le nuove località di destinazione. Il medico veterinario, chiamato dal titolare della struttura, si sarebbe subito qualificato al suo arrivo ma sembra che ne gli agenti, ne il veterinario incaricato dalla Forestale, lo abbiano degnato del minimo ascolto mentre, tirandolo per la coda, tentavano di ingabbiare a forza un gufo reale. Stessi metodi sarebbero stati usati per catturare anche altri animali e, quando Brunetti si sarebbe opposto dicendo che “non si debba usare un metodo cosi selvaggio per la cattura di un rapace”, dato che gli animali visibilmente stavano raggiungendo elevati livelli di stress, le stesse persone che stavano eseguendo la cattura, l’avrebbero trascinato in malo modo per le braccia, fatto cadere e ammanettato. In seguito a tutto ciò, il veterinario avrebbe riportato traumi alle spalle e alla schiena, attestati anche da certificato medico, mentre il funzionario rimaneva incurante delle sue grida di dolore. Prosegue Brunetti: “il veterinario della Forestale non si è informato presso di me sullo stato di salute degli animali che, ricordo, sono ancora in cura” e si sarebbe anche mostrato insensibile o incompetente al fatto che: “i pellicani, che con santa pazienza i proprietari riuscivano a curare grazie al rapporto di fiducia instaurato con essi, non si sa se fossero stati in grado di affrontare lo stress di un viaggio; che col trasferimento in un ambiente ad essi ignoto, le loro condizioni possano gravemente peggiorare a seguito della rivirulentazione dell'agente infettivo con riacutizzazione della patologia (esistono migliaia di ricerche scientifiche che confermano tutto ciò) ; che gli animali fossero già imprintati con i loro proprietari e territoriali, e che in questo caso il loro territorio corrisponde al circo e alle loro abitazioni, le quali avevano subito tutte le modifiche richieste dalle autorità per migliorare il più possibile le loro condizioni, che già erano buone.” Conclude Brunetti: “Non essendo mia competenza diretta giudicare l'opportunità o meno del sequestro, mi sento in diritto di contestarne assolutamente le modalità, sia per l'assoluta incapacità a manipolare gli animali sia per le imperdonabili omissioni del veterinario responsabile nel raccogliere i dati anamnestici indispensabili alla cattura rivolgendosi all'unica fonte che poteva fornirli, il sottoscritto, al quale invece è stato riservato trattamento degno di un pericoloso delinquente anzichè di un libero professionista che svolge il proprio lavoro cercando di tutelare l'incolumità degli animali del proprio cliente.” Sembra addirittura che i forestali abbiano catturato anche un “suricate” che è un mammifero terrestre ed un pinguino che non è un uccello volatore, quando il provvedimento avrebbe parlato solo di “volatili”. Victor Show aveva più volte subito controlli e sequestri ma sembra avesse poi ottenuto quasi sempre esiti per lui favorevoli. Ieri sera Brunetti ha contattato l’ufficio legale di FederFauna e l’avvocato Massimiliano Bacillieri raggiunto telefonicamente, ha evidenziato dai suoi racconti la possibilità di sporgere denuncia querela verso i Forestali per reati che vanno dall’abuso di potere a quello in atti d’ufficio, dall’omissione d’atti d’ufficio al maltrattamento animale, alle lesioni personali, gravi e gravissime, a seconda di quella che sarà la prognosi per il veterinario. Nei prossimi giorni dovrebbero scattare le denunce e poi si vedrà…..
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