Corriere Adriatico 1 settembre 2008
Cavallo morto, parte l’azione civile
Cavallo morto, parte l’azione civile
FERMO - L’avvocato Francesca Mariotti, che cura gli interessi ella scuderia Tulli-Achilli proprietaria del Cavallo Black Bull infortunatosi durante la Corsa al Palio dell’Assunta di Fermo e poi soppresso a Perugia, ha preparato tutti i documenti del caso e le diffide ed ora li presenterà al Tribunale di Fermo. “In questo caso dovremmo andare avanti per forza con una causa civile – dice Andrea Tulli, uno dei proprietari della scuderia cui apparteneva Black Bull –anche perché un’azione penale dovremmo dimostrare che loro lo avevano fatto a posta, cioè con l’intento di fare del male ai cavalli. Non penso che questo sia avvenuto. Ritengo, invece, che vi stata una negligenza, sbadatezza e superficialità che non hanno considerato. Non riesco a comprendere la supposizione d’innocenza nei nostri confronti da parte della Cavalcata e dell’Amministrazione comunale, quello che vogliamo é solo un incontro chiarificatore”. Una dimostrazione sarebbe basata, secondo Tulli, sulla mancanza di un rodaggio adeguato della Pista e fatto partire subito la prima “batteria” in cui sono caduti 3 cavalli e, se il percorso era perfetto, gli operai del Comune non avrebbero dovuto rimetterci la sabbia prima della partenza della II batteria. “Ho saputo che c’era un camion pieno di sabbia proprio dietro la curva del Tunnel –prosegue Tulli – Dopo l’incontro dell’altra sera tra me, il mio socio e l’avvocato che sta preparando il tutto, presenteremo ufficialmente le diffide all’Ente Cavalcata dell’Assunta ed al Comune di Fermo”.

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